mercoledì 29 giugno 2011

La mia voce ti accompagnerà

E voglio che tu scelga un momento nel passato
in cui eri una bambina piccola piccola.
E la mia voce ti accompagnerà.
E la mia voce si muterà in quelle dei tuoi
genitori, dei tuoi vicini, dei tuoi amici, dei tuoi
compagni di scuola e di giochi, dei tuoi maestri.
E voglio che ti ritrovi seduta in classe, bambina
piccolina che si sente felice di qualcosa,
qualcosa avvenuto tanto tempo fa, qualcosa
tanto tempo fa dimenticato.

martedì 28 giugno 2011

Idee irrazionali di Ellis.

1) Io, essere umano adulto, ho assoluto bisogno (estrema necessità o esigenza) di venire (sempre) amato, stimato e approvato (o almeno non giudicato male - o al minimo ignorato) da tutte le persone (che io ritengo) significative (importanti) del mio ambiente = da tutti quelli che dico io - altrimenti è gravissimo, orribile, terribile, catastrofico.

2) Io devo assolutamente essere (e/o dimostrarmi) sempre perfettamente adeguato, competente e di successo in tutto quello che faccio e sotto ogni rispetto (o almeno in questa cosa specifica, oppure in almeno una cosa) - altrimenti sono indegno di valore = valgo poco o niente.

3) Tutte le persone che dico io (compreso me stesso) devono assolutamente comportarsi (sempre) come mi pare giusto (come dico io) - altrimenti sono intrinsecamente cattive, malvagie e scellerate, e quindi meritano di essere severamente condannate e punite (anche perché così imparano).

4) Tutte le cose devono assolutamente andare (sempre) come piacerebbe a me, come mi sembra giusto che vadano (insomma, come dico io) - altrimenti è inaccettabile, intollerabile, insopportabile (io non lo accetto, non lo tollero, non lo sopporto).

5) La mia infelicità (disagio, ansia, depressione, angoscia, rabbia, eccetera) dipende da cause esterne (o essenzialistiche) e quindi io posso fare poco o niente per cercare di controllare le mie pene e i miei disturbi (varianti: io reagisco così - sono fatto/a così - è la mia natura, il mio carattere, la mia personalità).

6) Siccome può succedere (succedermi) qualcosa di brutto, pericoloso o dannoso allora:
a) mi devo preoccupare in continuazione;
b) devo pensare che succederà (quasi) di sicuro;
c) che succederà nelle forme peggiori;
d) che non ci potrò (non ci si potrà, nessuno ci potrà) mai fare nulla;
e) e che tutto finirà nel modo più orribile, terribile e catastrofico.

7) Se qualcosa mi sembra difficile (perché richiede impegno, fatica, disagio, o una mia assunzione di responsabilità, ovvero mi provoca ansia) allora mi conviene evitarla piuttosto che affrontarla.

8) Io sono debole (insicuro/a, incapace, handicappato/a, emotivamente instabile e facilmente vulnerabile) e quindi ho bisogno di qualcuno più forte a cui appoggiarmi e da cui dipendere - altrimenti non ce la posso fare (a vivere, a esser felice, a lavorare, a muovermi, ecc.).

9) Il mio passato (la mia infanzia, le mie esperienze precoci) è la determinante assoluta delle mie condizioni attuali; e se una volta qualcosa ha avuto una forte influenza su di me, allora continuerà per sempre ad esercitare lo stesso effetto - quindi non c'è niente da fare (la mia personalità, il mio carattere è stato formato in questo modo e quindi non si può cambiare).

10) Se qualcuno (gli altri, tutti gli altri o tutti quelli che dico io) ha qualche problema o disturbo o sofferenza che gli fa fare (dire, pensare o sentire) qualcosa che non mi piace (che mi sembra sconveniente, irragionevole, dannoso, ingiusto, ecc.) allora io mi devo tremendamente sconvolgere per questo motivo.

11) E' sempre possibile trovare una soluzione perfetta (o avere una sicurezza assoluta, ovvero un controllo completo) di fronte a qualsiasi problema umano, e quindi io la devo assolutamente raggiungere - altrimenti succederanno catastrofi ed orrori.

Cari mamma e papà

"Cari mamma e papà,
da quando sono partita per il collegio sono stata molto trascurata nello scrivervi e mi dispiace della mia negligenza per non aver scritto prima d’ora. Adesso voglio informarvi di tutto, ma prima di leggere, per piacere mettetevi a sedere. Non leggete più avanti se non siete seduti, d’accordo?
Bene, allora sto abbastanza bene ormai. La frattura del cranio con commozione cerebrale che mi sono fatta saltando dalla finestra del dormitorio quando è andato a fuoco, poco dopo il mio arrivo, ora è guarita discretamente. All’ospedale sono rimasta appena due settimane e ora ci vedo quasi normalmente e ho solo mal di testa una volta al giorno. Per fortuna, all’incendio del dormitorio e al mio salto dalla finestra assistè un benzinaio che lavora qui accanto: è stato tanto carino da invitarmi a dividere con lui il suo appartamento. A dire la verità è una stanza nello scantinato, ma è piuttosto graziosa. E’ un gran bel ragazzo e ci siamo innamorati alla follia e abbiamo intenzione di sposarci. Non abbiamo ancora deciso il giorno esatto, ma sarà prima che si cominci a vedere la mia granvidanza.
Ebbene si, mamma e papà, sono incinta. Lo so che non vedete l’ora di diventare nonni e so che avrete per il bambino lo stesso affetto e la stessa tenerezza che avete avuto per me quando ero piccola. La ragione del ritardo del nostro matrimonio è che il mio ragazzo ha una piccola infezione che ci impedisce di fare gli esami del sangue prematrimoniali; per disattenzione l’ha attaccata anche a me. E’ gentile e, benchè non sia tanto istruito, ha una grande ambizione. Anche se è di razza e religione diverse dalle nostre, so che la tolleranza che avete manifestato così spesso non vi permetterà di prendervela per questo.
Ora che vi ho aggiornati, voglio dirvi che non c’è stato nessun incendio, non ho avuto fratture del cranio o commozioni cerebrali, non sono stata all’ospedale, non sono incinta, non sono fidanzata, non ho preso nessuna infezione e non ho nemmeno il ragazzo. Però ho avuto appena la sufficienza in storia e sono stata bocciata in chimica, ma voglio che questi voti li vediate nella prospettiva giusta.
Con tanto affetto, vostra figlia